Attenzione: Quella che segue è la trascrizione letterale del video. Se non capisci qualcosa aiutati nella lettura con il video in sottofondo, oppure guarda semplicemente il video.
Non sai come registrare? Parti da qui
Manabe come si sta davanti alla Camera?
…E come mi dovrei inquadrare dal basso, dall’alto, da destra, da sinistra?
E soprattutto…
Se faccio fatica a parlare, balbetto un po’ o non mi sento proprio così sciolto?
Non temere, in questo articolo ti do alcuni trucchi e consigli che ti possono aiutare a performare molto bene davanti alla camera, come se fossi quasi un attore professionista.
Chi sono e come posso aiutarti
Se sei un imprenditore e vuoi sfruttare i social per trovare nuovi clienti e guadagnarti un’importante fetta di mercato, allora sei nel posto giusto.
Io sono Manabe, capo del Dipartimento Video Branding del Big Luca Group.
Insieme al mio team aiutiamo le aziende a creare contenuti in grado di rintracciare il tuo pubblico ideale e convertirlo in clienti e fatturato.
Come facciamo?
Il nostro approccio è semplice si chiama Social Domination.
L’obiettivo?
Trasformare il tuo pubblico in clienti e aumentare la tua reputazione online, riempiendo i Social di tuoi contenuti di qualità strutturati per vendere intrattenimento.
Penserai che sia impossibile, che ci vogliono mesi per realizzare un lavoro del genere, a noi?
Otto giorni! In otto giorni ti realizziamo tutti i contenuti che ti servono per dominare il tuo mercato per un anno intero.
Se vuoi saperne di più, allora clicca adesso sul link in basso, compila il modulo e scopri come possiamo aiutarti.
Clicca sul Link > > > https://bit.ly/consulenzadomination
Le 3 paure dello stare davanti alla camera
Stare davanti alla camera mette tantissime persone in stress.
Alcuni dicono che è equivalente a una delle più grandi paure dell’uomo, ovvero quella di parlare in pubblico.
C’è anche chi dice che stare davanti alla camera faccia ancora più paura…
Perché una volta che ho registrato il video rimarrà scolpita nei secoli dell’Internet e tutti vedranno quella registrazione in cui io mi sentivo in imbarazzo e non ero bravo a parlare.
E poi ci sono una serie di altre problematiche legate all’inquadratura…
Molti si chiedono ad esempio:
“Come cavolo dovrei tenere il mio telefono?”
“Come cavolo dovrei posizionare la mia camera?”
Tranquillo, andiamo per gradi e andiamo per passi.
Innanzitutto partiamo dalle cose più semplici, ovvero gli aspetti tecnici.
Partiamo nel cercare di comprendere come realizzare un’inquadratura come si deve.
Nel video di qualche settimana fa ho già parlato della profondità, di come realizzare un set, di come posizionarsi in una determinata maniera, di come rendere l’inquadratura più interessante e di come coinvolgere il pubblico.
Scopri ora come realizzare il setup definitivo > > > https://youtu.be/DC5kz2iJgqg
Come devi posizionarti all’interno dell’inquadratura
Partiamo con un concetto basilare nel mondo del videomaking e della fotografia, ovvero la regola dei terzi.
Sul tuo telefono nel momento in cui vai a scattare una foto avrai notato questa griglia in trasparenza divisa in tre blocchi orizzontali e tre blocchi verticali…
Ecco, questa griglia ci permette di lavorare con la regola dei terzi.
Questa regola ci dice che i punti principali di attenzione del nostro occhio vanno prevalentemente sulle intersezioni di questi blocchi, quindi dobbiamo prenderle di riferimento per iniziare a comporre un’inquadratura.
Innanzitutto, nel momento in cui componiamo un’inquadratura a seconda del messaggio che noi vogliamo trasmettere, dobbiamo fare attenzione a quella che viene definita “l’aria sopra la testa”.
Questo parametro indica lo spazio vuoto che c’è tra l’apice della testa e il bordo dell’inquadratura superiore.
Infatti, “l’aria sopra la testa” non può arrivare a coprire metà dello spazio in verticale, ma deve essere correttamente proporzionata all’inquadartura.
Vuoi capire quanta “aria sopra la testa” devono avere le tue inquadrature?
Bene, fatti un’idea guardando questo video > > > https://youtu.be/-gYKcmf4aMs
Un altro concetto da tenere a mente è che a seconda di dove ci posizioniamo all’interno dell’inquadratura, stiamo raccontando al nostro pubblico delle cose differenti.
Ora possiamo dire di base che un’inquadratura centrale e simmetrica, è una tipologia di inquadratura che possiamo definire più istituzionale.
Pensa al discorso del presidente a capodanno, è inquadrato in maniera simmetrica al centro.
Se invece voglio rendere la mia inquadratura più dinamica, devo andare a decentrare la mia inquadratura, per cui devo andarmi a posizionare o sull’asse destro o su quello sinistro.
Facendo attenzione al fatto che nel momento in cui mi posiziono sull’asse destro, il mio sguardo dovrà rivolgersi verso sinistra e viceversa.
Questo è molto utile ad esempio per le interviste, soprattutto quando l’intervistato non sta guardando in camera.
Altra cosa fondamentale, un’inquadratura dal basso o dall’alto comunicano un messaggio inconscio differente.
Ad esempio, durante una video call con il computer portatile e la webcam integrata, avrò un’inquadratura dal basso verso l’alto.
Il messaggio inconscio che do è che io sto dominando il mio interlocutore perché normalmente è il punto di vista dei bambini.
Al contrario, se io do un’inquadratura dall’alto verso il basso sto dando un effetto di “mi faccio dominare”.
Quello che abbiamo visto sono gli elementi principali per le inquadrature.
Come parlare in video
“Ma quindi Manabe davanti alla camera, come si sta?”.
“Ho capito dove mi devo posizionare. Ma come dovrei parlare?”.
Uno degli errori principali che le persone fanno davanti alla camera è cercare di occupare ogni singolo spazio vuoto…
Come se ci fosse l’ansia del fatto che se non sto parlando, non sta comunicando.
Invece è proprio il contrario.
Prova a pensare se sei mai stato a teatro a vedere uno spettacolo, ma anche uno spettacolo di cabaret…
I tempi, le pause, il giocare con il tono di voce, passando improvvisamente da un tono molto più alto, a un tono molto più basso aiuta a tenere il nostro spettatore più coinvolto, creando una curva di attenzione che è “up and down”.
Questa dinamicità del ritmo e del tono delle parole fa rimanere incollato lo spettatore.
Due strategie operative per registrare
Nel momento in cui sto davanti alla camera, gli elementi fondamentali sono raggruppati in due macro categorie:
[1] Mi creo una scaletta per punti che posso tenere sotto all’obiettivo della camera, questo mi permette di ricordare il filo del discorso.
Il vantaggio?
Risulterò molto più naturale perché non avrò delle parole da recitare a memoria e potrò rappresentare la versione migliore di me nel momento in cui parlo e argomento per come farei nella vita di tutti i giorni.
Lo svantaggio?
Potrei perdermi dei pezzi.
È vero, poi possiamo tagliare, è vero, poi possiamo rifare la scena, ma diventa stancante.
[2] Utilizzo un telemprompter.
Un telemprompter è un gobbo, un supporto metallico al quale posso montare un iPad e con un’app specifica posso leggere il discorso che andrà avanti da solo.
Vantaggi del telemprompter?
So esattamente quello che devo dire.
Svantaggi del telepromoter?
Se non mi alleno si capisce che sto leggendo e posso risultare robotico, perché nel momento in cui vado a leggere un testo io non parlerò nella modalità in cui parlo normalmente a braccio, ma risulterà un po’ più rigido.
Come migliorare le tue performance di fronte alla camera
Suggerimenti per performare meglio davanti alla camera?
Metti il telefono in modalità registrazione, guarda in camera e racconto qualcosa che mi piace, legato alle mie passioni.
Inizia a fare questo esercizio per almeno una o due settimane…
Ti chiudi in una stanza dove non ti può sentire nessuno e cominci a parlare.
Non ti suggerisco di parlare di lavoro, perché in questo caso aggiungeresti un ulteriore livello di complessità.
Hai dei figli?
Parla del tuo rapporto con i figli, parla di qualcosa che hanno fatto loro a scuola, parla di qualcosa che li ha colpiti.
Sei appassionati di pesca?
Parla delle esche, degli ami, delle canne da pesca.
Ti registri per una decina di minuti, ti riguardi e fai questo esercizio giorno dopo giorno, cercando di giocare con la tua voce, cercando di raccontare e coinvolgere.
Questo è l’esercizio più semplice, non ti basta?
Step successivo, procurati un libro di fiabe per bambini…
Metti il telefono in modalità registrazione per 10 minuti al giorno e leggi una favola interpretandola esattamente come faremmo con un bimbo e poi ti riguardi.
Fai questo esercizio per una o due settimane, vedrai che la tua modalità di stare davanti alla camera migliorerà moltissimo.
Non solo, questa tipologia di esercizio ti permette anche di allenarti nella lettura nel momento in cui vorrai utilizzare un telemprompter.
Fai troppa fatica? Ecco la soluzione
Se proprio senti che fai veramente fatica, allora non ti resta altro che farti aiutare direttamente da me e tutto il mio team.
Nel momento in cui operiamo con i nostri clienti e lavoriamo sulle VSL, sulla social domination, sui video istituzionali ci sarò personalmente io a seguirti…
Starò di fianco a te e ti seguirò passo per passo.
Non ti preoccupare, siamo in grado di far performare in maniera egregia chiunque davanti alla camera.
Clicca sul Link > > > https://bit.ly/consulenzadomination
E se hai altre difficoltà o vuoi comprendere meglio come riuscire a stare davanti alla camera o quali sono le cose che più ti stanno impedendo di realizzare i tuoi video.
Scrivi qui sotto nei commenti.
Sarà per me un piacere risponderti!